Regione Lazio e Cooperazione, Stura: “Programmazione condivisa con assessorato attività produttive”
A seguito di un confronto con l’assessorato attività produttive trapela evidente soddisfazione dalle parole del presidente di Unicoop Lazio, avv. Lorenzo Stura, particolarmente sensibile al mutamento economico finanziario che il contesto sociale attuale sta subendo da due anni a questa parte:
“È stata condivisa con l’assessorato Attività Produttive della Regione Lazio la necessità e opportunità di intervenire nel piano di sviluppo della cooperazione, seguendo determinati orientamenti; questi orientamenti sono stati indirizzati verso dei temi specifici, indispensabili ormai per operare in linea con gli adeguamenti necessari che il contesto economico e sociale sta subendo. I temi individuati sono la riqualificazione e specializzazione delle competenze delle risorse umane e adeguamento dei sistemi organizzativi delle cooperative; innovazione e digitalizzazione, introduzione ai modelli di circular economy negli ambiti territoriali in cui operano le cooperative, ulteriore spinta a programmi di aggregazioni di imprese. Questo anche promuovendo la costituzione di nuove cooperative, preparate a questo tipo di interventi. Quando parliamo di riqualificazione e adeguamento dei sistemi organizzativi, parliamo di formazione ai dirigenti, riconversione professionale, riskilling conseguenti, e il ricorso a figure di temporary manager e circular manager. Quando invece parliamo di innovazione e digitalizzazione, oltre che a necessari adeguamenti post pandemici, ci si riferisce in particolare all’opening innovation – ricorso a start up, laboratori sperimentali e player specifici per dare forma alle idee con una sostenibilità programmata, mancando delle risorse adeguate. Dovrà essere implementata e migliorata la capacità di accedere alle risorse che la Regione metterà a disposizione delle aziende, sia sul filone comunitario che su quello del nazionale con il PNRR. È una opportunità che si profila soltanto ora è che non potrà più ricapitare. Un intervento che offrirà strumenti per monitorare le modalità di erogazione di queste risorse e formando e/o informando personale qualificato per accedere agli stessi. Tutto questo nell’ottica di proiettare la cooperazione verso nuovi e importanti traguardi che sono sicuramente raggiungibili a questo modello d’impresa”.